Serra Solare con Fotovoltaico come funziona

I pannelli fotovoltaici possono essere montanti anche su terreni agricoli e su serre. Si possono così sfruttare spazi per produrre energia elettrica.

La serra fotovoltaica, o serra solare, ha i pannelli fotovoltaici perfettamente integrati nella sua struttura , ha un impatto visivo zero, insomma è la soluzione ideale per ottimizzare lo spazio e l'utilizzo di energia in un campo agricolo.

CHE COSA SONO LE SERRE FOTOVOLTAICHE?

Le serre fotovoltaiche presentano un' ottima opportunità nel settore agricolo e nell'attività di coltivazione di fiori e piante per l'installazione di impianti fotovoltaici grazie a un'ampia superficie disponibile per il collocamento dei pannelli e per la produzione di energia elettrica che vanta: l'uso della climatizzazione dell'ambiente interno; l'attività di irrigazione; il movimento di bancali; il controllo della serra stessa.

FUNZIONAMENTO SERRA FOTOVOLTAICA

Una serra fotovoltaica è realizzata con una struttura in acciaio ricoperta con strutture trasparenti dove vengono montati i panneli fotovoltaici . L'esposizione della serra presenta una parte a Sud e, proprio in quella porzione di superficie, possono essere installati i pannelli fotovoltaici, che non necessariamente devono essere collocati su tutto lo spazio disponibile.

I pannelli fotovoltaici installati sono, generalmente, della tipologia opaca, ma attualmente si fanno sempre più facendo spazio, i pannelli semitrasparenti con vetri fotovoltaici a celle cristalline, organiche o thin film, che si caratterizzano per la trasparenza della superficie e l'ancor maggiore integrazione architettonica con impatto visivo nullo.



QUALI SONO I VANTAGGI 

Il montaggio di pannelli fotovoltaici nella superficie disponibile della serra o anche nelle vetrate presenta numerosi vantaggi: non riduce la superficie per l'attività agricola, ortofloristica o vivaistica, ottimizzando gli spazi; garantisce una tariffa incentivante dedicata, per un periodo di tempo ventennale, anche se realmente più bassa rispetto all'installazione di un impianto a terra; gli impianti fotovoltaici sono esenti da imposte comunali sugli immobili, essendo edifici accatastabili.

 INCENTIVI

Per ottenere la tariffa incentivante è necessario che la tipologia di serra fotovoltaica corrisponda ai requisiti richiesti dal Nuovo Conto Energia 2020.

Per questo è utile sapere che il nuovo decreto, per serra fotovoltaica, intende: "Strutture nelle quali i moduli fotovoltaici costituiscono gli elementi costruttivi della copertura o delle pareti, adibite a serre dedicate alla coltivazione agricola o alla floricoltura. La struttura della serra, in metallo, legno o muratura, deve essere fissa, ancorata al terreno e con chiusura eventualmente stagionalmente rimovibile". Ciò significa che, le serre fotovoltaiche che godono della tariffa incentivante non possono modificare l'uso.

clicca qui per la normativa

DI COSA SI HA BISOGNO PER IL MONTAGGIO

Per ottenere e garantirsi l'efficienza energetica e il benessere nelle colture, è necessario valutare la luminosità della serra, che deve essere sempre uniforme, rivolgendosi a un agronomo, l'unico in grado di valutare l'installazione dei pannelli fotovoltaici in base alle necessità delle coltivazioni, studiando l'irraggiamento interno nelle differenti ore del giorno e delle stagioni, attraverso uno studio di fattibilità preliminare.

Talvolta si abbina il fotovoltaico alle pompe di calore, per eliminare anche le spese di riscaldamento invernale e climatizzazione estiva. C'è chi ha iniziato a sfruttare l'energia generata dall'impianto fotovoltaico per rifornire una flotta di auto elettriche aziendali, eliminando le spese di carburante. Di solito si preferisce prendere l'auto elettrica con la formula del noleggio a lungo termine, così a fronte di costi certi e pianificabili potrai cambiare modello quando preferisci.

 Possibili problemi e relative soluzioni Se l'immobile si trovasse in centro storico o in una zona con vincoli paesaggistici, dopo il DPR 31/17 installare il fotovoltaico è diventato più agevole, tantoché in diversi casi non c'è neppure bisogno di presentare l'istanza paesaggistica.

INCENTIVI

 Quando non fosse possibile installare i pannelli fotovoltaici può diventare conveniente ricorrere ad un'altra tecnologia, come ad esempio la cogenerazione. Se l'immobile dove opera l'azienda non fosse di proprietà, esistono formule contrattuali che ti permettono di acquisire tutti i benefici dell'investimento, senza subirne rischi o complessità. Serre: strutture adibite, per tutta la durata dell'erogazione delle tariffe incentivanti, alle coltivazioni agricole o alla floricoltura. La struttura della serra, in metallo, legno o muratura, deve essere fissa, ancorata al terreno e con chiusure fisse o stagionalmente rimovibili.

L’art.2.1 del DM2019 definisce impianto fotovoltaico con moduli collocati a terra come “impianto i cui moduli non sono fisicamente installati su edifici, serre, barriere acustiche o fabbricati rurali, né su pergole, tettoie e pensiline”

L’art.3.5.b.2 dello stesso DM2019 prevede inoltre quale requisito per l’accesso agli incentivi il rispetto delle disposizioni di cui all’art.65 del DL 1/2012, convertito con Legge 27/2012, circa il divieto di accesso agli incentivi statali per impianti con moduli collocati a terra in aree agricole. Ai fini dell’applicazione di quanto sopra valgono le ulteriori seguenti definizioni: Come scoprire gli incentivi più redditizi Esiste una buona varietà di incentivi a supporto dell'investimento aziendale in energie rinnovabili ed efficienza energetica.

Molti di questi incentivi sono locali o di settore, con fondi limitati o disponibili per un periodo breve. Ad esempio: — il Decreto FER Rinnovabili incentiva la produzione di energia elettrica dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili e fornisce un ulteriore bonus a chi installa il fotovoltaico con sostituzione delle coperture in amianto — il Credito d'Imposta 2020 per gli investimenti, che ha preso il posto del Super Ammortamento e permette di abbattere la base imponibile — il POR FESR 2014-2020 è un incentivo a fondo perduto che copre il 130% della spesa totale in progetti di sostenibilità energetica. Viene gestito a livello regionale — la Tax Credit Alberghi è un incentivo destinato specificatamente ad hotel, agriturismi e villaggi turistici. Viene erogato come credito d'imposta al 65% — il Credito d'Imposta Mezzogiorno può essere utilizzato per progetti che prevedano anche l'installazione di un impianto fotovoltaico.

 Esistono diversi altri incentivi o bandi a scadenza con finanziamento a fondo perduto, per accedere ai quali occorre una certa dimestichezza nel settore. La competenza dell'installatore è fondamentale per riuscire ad accedere all'incentivo giusto, con l'approccio più redditizio. Il consiglio è quello di entrare in contatto con uno o più installatori specializzati e farsi segnalare per tempo le opportunità più profittevoli, per valutare con calma se e come approfittarne.

Cappotto Termico per Isolare la casa Prezzi e Convenienza

Abbiamo fin qui visto come riscaldare la casa con un notevole risparmio energetico grazie ai pannelli radianti del riscaldamento a pavimento. E' tutto giusto, si risparmia moltissimo sul gas, ma tutto ciò ha un senso maggiore se parliamo anche di isolamento termico. Ovvero tutto il calore che noi produciamo all' interno della nostra abitazione non deve essere sprecato e disperso all' esterno, ma rimanere nelle quattro mura. Alla stessa maniera avremo bisogno di sviluppare calore se le pareti sono protette dagli agenti atmosferici dell' esterno, tutto ciò per introdurre l'argomento del cappotto termico.

Cosa significa?
Si definisce cappotto termico quel sistema di isolamento da freddo e caldo che si realizza tramite l'installazione nelle pareti e nel tetto di alcuni materiali isolanti tra cui:
-sughero;
-polistirene espanso;
-lana di roccia;
-pannelli isolanti in polistirene;
-fibra di legno.

Ditte specializzate in isolamento termico, ma anche acustico, intervengono sulla nostra casa per decidere come trattare le nostre mura. Si trovano quelle più esposte al freddo al caldo, si decide cosa fare sul tetto, senza tralasciare quei punti di incontro tra una parete ed un tetto, tra travi di legno ecc...

Solitamente si incollano dei pannelli esternamente sulle pareti che poi andranno dipinti dello stesso colore della casa. Misurano circa 7-10 cm di spessore, stessa cosa si fa per il tetto. Sono dei moduli prefabbricati che si incollano uno accanto all' altro e durano decine di anni.


Prezzo di un cappotto termico:
ovviamente dipende dal materiale scelto. Possiamo pero' calcolare circa 40-70 euro per mq, un costo sempre molto generico, dipende anche dalla difficoltà del montaggio.


Gli interventi di isolamento di un cappotto termico godono di detrazioni fiscali per il risparmio energetico del 55% fino al 30 giugno 2013 (decreto Salva Italia) che successivamente si abbasseranno al 36%. Possono essere spalmate su 10 anni in eguali rate. Ad esempio se abbiamo speso 5000 mila euro per la realizzazione di un cappotto termico possiamo detrarre 500 euro ogni anno per 10 anni. Vedi sito Enea per maggiori informazioni sulle detrazioni fiscali.

Il funzionamento delle Pompe di Calore


Le pompe di calore, alimentare a gas o a elettricità, possono riscaldare un edifìcio oppure l'acqua corrente utilizzando l'energia presente nell'ambiente per il 75% e prendendone solo il restante 25% da fonti tradizionali. La tecnologia utilizza una fonte ambientale esterna (aria, acqua o suolo) da cui ricavare calore attraverso una pompa che riscalda la temperatura interna e la distribuisce nell'edificio. Quelle più comuni sono quelle elettriche, in particolare aria-aria (che prendono e cedono calore tramite l'atmosfera) e aria-acqua (che assorbono il caldo dell'aria e lo ridistribuiscono attraverso l'acqua).

I vantaggi e i costi:
questo metodo permette di risparmiare dal 40 al 60% sul riscaldamento. Inoltre, nonostante abbia bisogno di un'elevata quantità di elettricità per funzionare, è molto efficiente: una pompa di calore assorbe 1 kW di energia elettrica e ne rilascia fino a 4 di energia termica, mentre la caldaia tradizionale ha un rendimento che non arriva ad 1 kW. 

Considerati anche gli incentivi statali, un impianto di 24 kW installato in un appartamento di 90 metri quadrati comporta un investimento di 6.500 euro. Di questi possono essere rimborsati circa 2.800 in due anni.

Valvole Termostatiche per i Termosifoni per il risparmio

Per incrementare il risparmio energetico legato al consumo del gas si può ricorrere alle valvole termostatiche da applicare ai termosifoni che possono essere acquistate online anche su Amazon. Lo scopo di queste valvole è quello di consentire il controllo della temperatura dei singoli radiatori, spegnendo o abbassando il flusso dell'' acqua calda, quando la stanza in cui è presente il radiatore raggiunge la temperatura desiderata. 

Le valvole elettrostatiche di ultima generazione sono dotate di display Lcd per una perfetta impostazione della temperatura e della durata del calore. Sono dotate anche di sistema wifi di telemetria per la contabilizzazione del calore, ne parleremo più avanti nell' articolo. Questo modello è in offerta su Amazon e possiede diplay lcd digitale per regolare in maniera precisa la temperatura.

Le immpostazioni delle Valvole termostatiche:
quelle manuali, di vecchia generazione (vedi prima foto) si settano ruotando la manopola di controllo che imposta imposta la temperatura desiderata nell' ambiente. Dal momento che ci vuole molto tempo per raggiungere la temperatura di impostazione è consigliabile decidere una temperatura, ad esempio 19 gradi e mantenerla così per sempre. In stanze che non utilizziamo come ad esempio i ripostigli, c'è la possibilità di mettere a "zero" la valvola che chiude il flusso dell' acqua calda in quel radiatore facendoci risparmiare parecchio gas. 



Più di un radiatore in una stanza:
se vi è più di un termosifone in un ambiente esse interagiscono tra di loro. In questo caso c'è bisogno di sperimentazione per trovare la temperatura giusta da applicare ad ogni valvola. Magari più calore ai termosifoni non protetti, che appoggiano sui muri esterni, e meno a quelli interni. Tipi di valvole termostatiche.

Ci sono due tipi principali di valvola termostatica, il vecchio tipo unidirezionale, che deve essere montato sul lato 'flusso' del radiatore che richiede di essere posizionato nel modo corretto e il più recente, di tipo bi direzionale, che può essere montato in entrambi i modi , anche sul flusso di 'ritorno' del radiatore. 


Valvole termostatiche digitali:
sono dotate di display lcd per una facile impostazione e lettura della temperatura. Sono inoltre programmabili, possono far partire il radiatore o abbassare ad esempio la temperatura in determinate ore della giornate di alcune stanze che non vengono utilizzate.
Inoltre possono essere utilizzate nella contabilizzazione del calore. Dal 2017 sarà obbligatorio in tutte le regioni d'Italia dotare ogni radiatore di valvola per la contabilizzazione del calore. La lettura avverà tramite un sistema di telemetria senza fili e, ad esempio nei condomini, ognuno pagherà in base all' effettivo consumo.

Paga inquilino o proprietario?

a chi spetta la spesa dell' installazione delle valvole termostatiche in caso di affitto della casa? Al proprietario di casa, anche se alla fine ne trarrà beneficio anche l'inquilino che potrà risparmiare sulla bolletta del gas.

Prezzi delle valvole:
quelle economiche costano circa 20-30 euro ognuna, quelle lcd dai 25 ai 40 euro.



Acqua Calda con i collettori solari termici

L'energia solare può essere sfruttata non solo per la produzione di energia elettrica con il fotovoltaico ma anche per produrre acqua calda. E' la tecnologia più semplice che c'è: il sole scalda un liquido, acqua, che può essere utilizzata per l'uso sanitario. Piuttosto facile. In realtà le cose sono un pelino più complicate, ma nemmeno più di tanto.

Cerchiamo di capirne di più.
Alla base di tutto ci sono i pannelli solari termici, detti anche collettori solari. Sono quei pannelli che vediamo spesso nei tetti e che confondiamo con i moduli fotovoltaici. Ad un'attenza analisi scopriremo che non sono null'altro che dei tubi all'interno dei quali scorre l'acqua posti all' interno di un vetro colorato di nero (pannelli piano). Oppure li possiamo trovare come un tubo di acciaio posto uno accanto all' altro (pannelli solari heat pipe o sottovuoto.

Circolazione naturale o forzata: con il primo metodo l'acqua raggiunge la casa per gravità, cade dall' alto e arriva in maniera naturale. Con la circolazione forzata l'acqua viene spinta tramite l'ausilio di una pompa. Si usa quest'ultima soluzione in caso di distanza tra la casa ed i pannelli e in caso di mancanza di pendenza.

Pannelli piani: sono i più semplici. Facili all' uso e meno costosi. Non c'è molto da dire. All'interno dei tubi posti sotto vetro scorre l'acqua che viene scaldata in maniera diretta dal sole. Utilizzati specie nelle case estive perchè non funzionano benissimo quando le temperature sono molto basse. Vengono accoppiati con un serbatoio coibentato che immagazzina l'acqua per un uso serale. Utilizzabili anche nelle mezze stagioni. Prezzo circa 1000 euro per una famiglia di 2-3 persone con serbatoio da 150 litri, nella versione a circolazione naturale.

Pannelli sottovuoto: detti heat pipe costano di più, ma possono essere utilizzati anche d'inverno e anche a temperature rigide. Come sono fatti: all'interno di un tubo ce n'è un altro che è sottovuoto, senza aria. Lo scopo è quello di ridurre le perdite di calore conduttivo e convettivo per sfruttare al massimo l’energia solare, ecco il motivo per il quale sono molto efficienti anche con poco sole. I tubi sottovuoto sono montati in parallelo uno all’altro ed innestati a baionetta al sistema di raccolta acqua. Prezzo circa 2000-2500 euro con serbatoio da 300 litri per una famiglia di 4 persone con pompa a circolazione forzata. Nel serbatoio è presente una resistenza elettrica che si attiva quando si scende a temperature basse.

I collettori solari possono essere utilizzati insieme ad un sistema di riscaldamento a pavimento, a parete o a battiscopa. In questo caso riusciremo ad avere calore per l'inverno in maniera totalmente gratuita grazie all' ausilio del sole.

Maggiori informazioni: guida alle detrazioni fiscali per gli interventi atti al risparmio energetico, nel caso di pannelli solari per il riscaldamento.

Riscaldamento a Soffitto con i Pannelli Radianti

Come abbiamo già trattato negli articoli precedenti i pannelli radianti possono essere utilizzati per il riscaldamento a battiscopa, a parete e naturalmente a pavimento. Anche il soffitto può essere però sfruttato per installare i tubi in cui scorrerà l'acqua calda. Il funzionamento è sempre lo stesso delle altre installazioni, ognuna di esse però ha una peculiarità diversa con vantaggi e svantaggi che dovranno essere ponderati in base alle proprie esigenze.


Come andranno installati i tubi:
in questo tipo di procedura dovrà essere creato un controsoffitto. All' interno dell' intelaiatura di metallo, dove verranno poggiati i pannelli di cartongesso, megli oancora di metallo che conducono di più, verranno installati i tubi sempre con lo stesso schema, a chiocciola per tutto il percorso della casa. Rispetto al riscaldamento a pavimento il costo è ovviamente minore, non ci sarà infatti bisogno di rompere il pavimento per infilare i tubi, ma verrò creato un controsoffitto in cui scorreranno gli stessi. La caldaia che scalderà l'acqua ad una temperatura compresa tra 35 e 40 gradi sarà collegata ad una pompa elettrica che la invierà a tutto il circuito. Il calore si diffonderà in tutta la casa dall' alto grazie al principio dell'irraggiamento per cui una  zona fredda assorbe caldo da una superficie calda.


Meglio riscaldamento a pavimento o a soffitto: se vogliamo risparmiare e non abbiamo intenzione di toccherà il massetto e "sfasciare" le mattonelle è preferibile quello a soffitto non indicato invece per chi vive in case con soffitti molto alti. In quest'ultimo caso dovremmo rinunciare a questo tipo di soluzione.

I riscaldamenti a soffitto possono fare uso anche di pompe elettrice, ventilatori che spingono il calore all' interno della stanza tramite bocchette, quello che accade ad esempio nelle strutture alberghiere.

Prezzi di un impianto con riscaldamento a soffitto: dipende dal materiale scelto, in maniera orientativa il costo si aggira sui 30-40 euro a mq.

Calcolare quanto i riscaldamenti consumano in un impianto centralizzato

In Italia sono ancora molti i condomini che hanno un impianto di riscaldamento centralizzato. Gli inconvenienti come sappiamo sono molti, due tra tutti: non si può decidere liberamente quando accenderli e spengerli (è l'assemblea che delibera l'orario), ma soprattutto paghiamo la bolletta del gas anche se non siamo casa, visto che i termosifoni riscalderebbero lo stesso perchè accesi. Un bel problema. In aiuto ci viene la cosiddetta "contabilizzazione del calore". Di cosa si tratta?

Dell' applicazione su ogni elemento di ogni termosifone di ogni appartamento di valvole termostatiche. Queste valvole bloccano o lasciano passare l'acqua che riscalda il termosifone in base ad una programmazione che ogni condomino o proprietario di appartamento decide. Se ad esempio sappiamo di tornare la sera, verso le 19, programmeremo l'accensione della valvola poco prima, i riscaldamenti rimarrebbero spenti durante la rimanente fascia deliberata dall' assemblea. In questo modo si paga soltanto per quello che si consuma.

Come avviene la lettura e la contabilizzazione? Le valvole sono dotate di un sistema di telerilevamento via radio o wireless ad una centralina condominiale che contabilizza il consumo di tutte le valvole.
Ogni valvola poi ha un display Lcd chiaro, indicante la temperatura impostata e gli orari di funzionamento.
Si risparmia ancora di più perchè possiamo anche decidere di tenere spento magari un termosifone di una camera che non usiamo o usiamo poco, ad esempio la camera da letto che utilizziamo solo la notte. Oppure possiamo decidere di abbassare la temperatura, invece di 20 gradi farla abbassare a 17 o 18.

Le spese per un impianto di contabilizzazione di calore non sono altissime. Ogni valvola termostatica costa tra i 60 e 100 euro, dipende dal modello scelto (in foto c'è un modello vecchio , ma esistono anche con led retroilluminati indicanti la temperatura impostata). In più ci sono i costi di "gestione" annuali per la lettura dei valori ed il calcolo delle singole bollette dei condomini.